La personale interpretazione della consapevolezza della vita che se ne va, si concretizza nella sagoma seduta a piangere. Ormai stanca e priva di energie arriva al culmine della disperazione. La modella, ritratta Firenze nello studio di Ken Tielkemeier, si ritrova affiancata da un gufo e una civetta: presagi e simboli di morte. Si nota la continuità col periodo precedente dell'artista data la presenza costante della figura del gatto.